Li aveva festeggiati il 23 aprile concelebrando la Santa Messa di Cattedrale, di cui era canonico onorario.
( Immagini di repertorio)
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| Costa e Mons. Pietro Iotti |
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| Costa, Mons. Pietro Iotti e Cosentino |
Tanti gli impegni romani: in Vaticano la Fondazione
Centesimus Annus e al Ministero degli Interni. Di seguito la costituzione dell’Associazione
Giovanni Palatucci da lui fondata e presieduta, per ricordare l’eroico questore deportato e
morto a Dachau.
Era nato a Bagno (Reggio
Emilia) il 26 aprile 1923 da Augusto e Francesca Ruggerini e portato al fonte
battesimale della parrocchia il giorno dopo, don Pietro ha frequentato il
Seminario in San Rocco; negli anni scolastici 1943/1944 e 1944/1945 fu
“prefetto” nel Seminario di Marola dapprima della camerata “Immacolata
Concezione” e poi della “San Carlo”, a cui apparteneva il beato Rolando Rivi.
Non gli mancava l’entusiasmo che non lo ha mai abbandonato nonostante e gli acciacchi dovutialla rottura del femore per ben due volte , ma ciò nonostante era capace di coinvolgere la gente in tutto quello che faceva.
Nonostante l’età e le difficoltà motorie, don Pietro
non era certo andato in quiescenza: la Santa Messa quotidiana in Duomo -, la
recita del Santo Rosario, il breviario, i contatti e le telefonate con la
nipote Lisa Bellocchi, gli amici e i confratelli hanno scandito sino all’ultimo
la sua giornata.
I soci della provincia di Crotone e della Calabria tristi
per la sua dipartita lo ricordano con affetto.
